Quanto costano gli affitti alla Camera dei Deputati? Quanto costa mantenere Montecitorio? Il giornale Repubblica oggi ci svela le spese del Palazzo romano: tra ristorazione, affitti, manutenzione, uffici tecnici e altre voci si arriva ad una spesa decisamente da record. Questo è quello che emerge dalla lista dei fornitori e dei consulenti del Parlamento, che il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha consegnato nelle mani di Rita Bernardini, deputato dei Radicali, che per la prima volta ha reso noto quanto costa mandare avanti una parte del Parlamento, quella dove risiedono i deputati. Ecco allora quanto si spende: e si spende davvero tanto!
Per quanto riguarda gli affitti, Montecitorio spende 54 milioni. “Solo” 7 milioni e mezzo vengono spesi, invece, per la ristorazione, mentre per la prevenzione degli incendi vanno via 2 milioni e 800mila euro. Per il restauro delle tappezzerie o per l’acquisto di nuove, ma anche per gli arredi, le cassaforti, le targhe e i cartelli dobbiamo mettere in conto un milione. Dieci milioni, invece, vanno via per gli atti parlamentari, mentre l’ufficio tecnico che si occupa di collaudi, di manutenzione impianti termici, elettrici ed elettronici costa circa 17,5 miglioni. E cosa dire dei corsi di lingua straniera per i deputati, per i quali va via mezzo milione?
Rita Bernardini, che aveva chiesto questi conti ad agosto, ricevendoli solo ora, dopo aver minacciato di iniziare uno sciopero della fame, ci dice anche che per “cancelleria, taglierine, scarpe antinfortunistiche, camicie, biancheria, sartoria, buste, calendari, lavanderia” si spendono quasi 7 milioni, mentre 61mila euro vanno via per l’acquisto di prodotti igienici, 33mila euro per i parcheggi interni delle moto, un milione per le auto e un milione e mezzo va via per spese sanitarie.
Ma quello che emerge da questi dati e che il 40 per cento del bilancio dei fornitori è nelle mani di un unico imprenditore romano, Scarpellini, che con la sua Milano 90 detiene moltissimi servizi.
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